Biopsichedelia dell’anima (104 pagine, Libeccio editore Collana Libri SenzaBarcode).
Dalla prefazione di Sheyla Bobba

Copertina di Sheyla Bobba

Per me la poesia deve lasciare un segno, meglio se un solco profondo che arriva vicino alla carne. Deve creare quello strano bisogno di toccare compulsivamente una ferita, fa male ma non si riesce a fare a meno. La lingua batte dove il dente duole dice il proverbio, è vero? Perché abbiamo così bisogno di far sentire del dolore al nostro corpo? Perché farlo provare anche all’anima? Credo che sia perché abbiamo sempre bisogno di sentirci vivi e di cercare in noi nuove emozioni.

BIO: Alessandra Angelini

Alessandra Angelini, nata ad Addis Abeba il 17/12/1962 ha vissuto fin ai suoi 14 anni. Padre italiano e madre etiope. In piena età adolescenziale si è trasferisce a Roma dove dimora tutt’oggi. Ha completato gli studi di scuola superiore, ma ha continuato da autodidatta con i suoi molteplici interessi e passioni. Ha ereditato dal papà l’amore per l’arte, letteratura, pittura e natura. Dalla mamma l’amore per il cinema e musica, inoltre ama il canto, ballo e teatro.

A 17 anni iniziò a lavorare come impiegata nell’ambito informatico e telematico curando l’aspetti procedurali su grandi e piccoli sistemi per commesse di ministeri, enti, società informatiche e agenzie. Sin da piccola ama la scrittura come fonte e forma espressiva, compositiva, riflessiva… pure consolatoria.

Adora documentarsi e leggere su usi, costumi, popoli e paesaggi del mondo, che sogna un giorno di poterli visitare. L’affascina la regia e i testi di brani musicali. Ama tanto gl’animali e lotta per i loro diritti. Infatti i gatti sono i suoi compagni di vita durante la scrittura. Aspira un mondo migliore senza guerre e povertà ed in armonia, rispetto e autentica unione dell’umanità, natura, animali, clima è ambiente!

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